Connessione ecologica nell’ATE Insubria-Olona -PLIS Rile Tenore Olona- Lozza

I profondi processi di urbanizzazione, oltre a frammentare la rete ecologica, hanno aumentato il rischio idraulico del territorio, soprattutto se sommati alla mancata manutenzione degli alvei e dei versanti dei fiumi.

Cosa si intende però per rischio idraulico? Si tratta del superamento dei limiti idrometrici critici, ossia del rischio di alluvioni e inondazioni. Eventi metereologici estremi, come la caduta improvvisa di grandi quantità d’acqua in un periodo limitato di tempo, possono scontrarsi con degli alvei non in grado di far defluire la piena.

Tra i 21 interventi realizzati negli ultimi sei anni sul territorio di 15 Comuni tra le province di Varese, Como e Milano, l’intervento realizzato nel comune di Lozza è volto appunto alla mitigazione del rischio idrologico e a migliorare il deflusso delle acque di piena lungo il torrente Selvagna grazie ad una riqualifica spondale, a monte dell’attraversamento stradale, con scogliere in massi su entrambe le sponde per limitare l’erosione. Il luogo dell’intervento è a monte della confluenza tra il torrente Selvagna e il fiume Olona tra i comuni di Castiglione Olona e Lozza.

L’area inoltre era caratterizzata da una vegetazione degradata; i sistemi fluviali in generale sono particolarmente sensibili all’avanzata di specie esotiche invasive e negli anni, la mancanza di interventi ha determinato la loro diffusione. In questo contesto è stato realizzato un intervento di riqualifica vegetazionale mirato al taglio di specie invasive e alla successiva piantumazione di specie arbustive e arboree locali.

In questo caso come si interviene? Prima di tutto è fondamentale analizzare la situazione per cogliere problematiche e potenzialità delle diverse aree ed in questo caso sono state rilevate due differenti situazioni.

Nella parte più a monte dell’area di intervento è stata rilevata un’area boscata a prevalenza di Robinia pseudoacacia. Si è proceduto con un taglio selettivo che ha permesso di eliminare gli individui disseccati, malformati o danneggiati e soprattutto ha permesso di non intaccare gli arbusti locali di maggior pregio (sambuco, biancospino e le migliori ceppaie di nocciolo). Successivamente si è passati alla fase di arricchimento della vegetazione, grazie alla piantumazione di 85 individui tra olmo comune, frassino comune, farnia e sambuco comune. Più a valle invece, nella zona di confluenza tra i due corsi d’acqua, si presentava una dominanza di specie arbustive, in massima parte buddleia, specie alloctona, in accompagnamento ai rovi; in questo caso si è intervenuti con il taglio della componente alloctona.

I successivi rilievi faunistici effettuati in Sistema Olona hanno permesso di rilevare 3 specie di odonati (nella foto n. 2 Onychogomphus forcipatus) e 22 specie di uccelli tra cui fringuello, ghiandaia, codibugnolo e cincia bigia.

Foto di C. Morelli e G. Trespioli

 

Sistema Olona è promosso da Istituto Oikos e finanziato da Fondazione Cariplo, Ferrovie Nord, Università degli Studi dell’Insubria e PLIS dei Mughetti. Un’iniziativa svolta in collaborazione con il Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, PLIS Rile Tenore Olona, PLIS Valle del Lanza, Comune di Vedano Olona, Parco del Medio Olona, Comune di Locate Varesino, Parco Bosco del Rugareto, Comune di Gerenzano e Legambiente Lombardia. Gli interventi sono stati progettati da Idrogea Servizi srl.

Progetto Sistema Olona | Istituto Oikos (istituto-oikos.org)