Ri.Bru.Ca – Ripristino delle brughiere di carbonate

La brughiera è una vegetazione fortemente in crisi, quasi totalmente scomparsa all’interno del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate. La specie che la caratterizza è il brugo (Calluna vulgaris), seguita da una serie di specie (floristiche e faunistiche) particolarmente adattate a questi ambienti estremi con copertura arbustiva bassa, spazi aperti e radure all’interno della macchia forestale. Habitat protetto dall’Unione Europea, tramite la Direttiva Habitat, rappresenta una delle vegetazioni importanti per la tutela della biodiverstà all’interno della grande Rete Natura 2000, una rete di aree protette gestite su scala europea.

L’abbandono della gestione tradizionale del bosco e l’incremento della diffusione di specie esotiche, come ad esempio robinia (Robinia pseudoacacia), ciliegio tardivo (Prunus serotina) e quercia rossa (Quercus rubra), hanno comportato una drastica perdita delle superfici occupate dalla brughiera, in quanto questo habitat richiede il mantenimento da parte dell’uomo con tagli periodici per il controllo delle specie forestali.

 

Il progetto “Ri.Bru.Ca” (Ripristino delle Brughiere di Carbonate)

Progettato dallo studio F.A. Natura e realizzato dal Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate nel biennio 2021-2022, è stato finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del progetto LIFE IP Gestire 2020 azione C.9 “Realizzazione di interventi di conservazione e gestione di habitat di brughiera, habitat a fisionomia erbacea e torbiere, come best practices”.

Lo scopo principale dell’intervento è il ripristino della brughiera su una superficie complessiva di circa 6.500 m2, suddivisa in Area A e B, in corrispondenza dell’elettrodotto Cagno-Cislago che attraversa tutto il Parco, nel comune di Carbonate (CO). L’obiettivo secondario è la sperimentazione di una alternativa economica alla gestione corrente dei terreni sottostanti gli elettrodotti (tagli del bosco saltuari quando i polloni si avvicinano ai conduttori).

Nel 2021 sono stati realizzati gli interventi principali che hanno visto la riapertura delle radure all’interno di una matrice forestale di scarsa qualità ecosistemica e, nel mese di novembre, la distribuzione di semente di brugo, 370 kg di fiorume raccolti  nel Parco delle Groane e della Brughiera Briantea e nel Parco del Ticino. Infine, nell’Area B, ripulita dalla presenza di robinie, sono stati anche realizzati 4 nuclei di ricolonizzazione piantumando piante di brugo in vaso e di Genziana mettimborsa (Gentiana pneumonanthe), una rarissima specie di genziana quasi del tutto estinta nel Parco. L’intervento prevede di creare una nuova popolazione con piante di provenienza certificata per rinforzare la sua presenza nell’area. Una specie fortemente legata alla presenza di brughiera, senza la quale tende a scomparire assieme alla rarissima farfalla  Maculinea alcon.