Toponomastica: il Pracallo

Descrizione

Il sentiero 543 comincia, nel territorio comunale di Tradate, proprio da via Pracallo, denominazione storica della località attraversata. La strada collega la parte di più alta di Abbiate Guazzone, quella coincidente con gli edifici attorno la chiesa dei S.S. Nazaro e Celso, con la strada che conduce alla Villafranca.

Fino almeno al Seicento, la via Pracallo era un importante itinerario  sovracomunale: difatti rappresentava l’unica direttrice in direzione di Appiano, provenendo da Abbiate, poiché l’attuale via Sally Mayer non andava oltre la cascina Montechiaro, così come – più a sud – la strada dei Ronchi si arrestava appena dopo il Gradeluso.

Via Pracallo
Boschi lungo via Pracallo

Etimologia

Il toponimo Pracallo, a volte detto Precallo, trova un’altra occorrenza in una località tra Carugo e Arosio, in una zona che, originariamente, doveva avere caratteristiche naturalistiche piuttosto simili a quella di Tradate.

L’etimologia potrebbe essere sciolta nel composto tra pre- ,“prima di”, e un sostantivo celtico derivato dalla radice indoeuropea *kal, confrontabile col latino callus, che significa “duro”, anche in relazione al suolo. Si tratterebbe quindi del luogo o della strada “prima dei terreni duri”, ben compatibile con la natura geologica e inadatta all’agricoltura delle nostre brughiere. La transizione da “pre” a “pra” potrebbe essere avvenuta in secoli più recenti per la facilità dei parlanti nell’assimilare il suffisso alla parola lombarda praa, “prato”.

 

Geolocalizzazione

Autore

Matteo Colaone